martedì 14 aprile 2009

Uh?

Io sono un tipo sfasato. Rispondo in ritardo perché le domande mi giungono in ritardo. Perdo la cognizione del tempo perché mi viene il dubbio di vivere in un mondo che solo in apparenza somiglia a qualcosa di familiare. Ogni tanto ci prendo, in tempi e modi corretti, ma più che altro è questione di fortuna. Il più delle volte cerco di convincermi che sia un male passeggero. Insomma l'altro giorno mi è successa questa cosa di cui non voglio assolutamente parlare, e lo sfasamento è svanito. Così. Puff. Da un istante all'altro. Inutile aggiungere che questa cosa mi ha fatto sentire ben più sfasato del solito. Avevo una faccia che era tutto un programma. Quando sono rientrato a casa MacLeod, la mia pianta d'appartamento, mi ha guardato con le foglie piegate in un atteggiamento di evidente perplessità. Ha preferito non chiedere niente. D'altronde io non avrei saputo che rispondere.
Mentre tento di fare ordine in questo quotidiano, ordinario gran casino che è la mia vita, beccatevi un altro paio di raccontini. Bè, diciamo uno e mezzo. Il racconto intero è 'La gabbia'. E' una storiella che ormai ha quasi dieci anni, però è come il sesso o le lasagne, piace sempre come la prima volta (ogni tanto migliora anche, dai). Il mezzo racconto invece è un pezzo di tre pagine che ho intitolato 'Lastra decide di giocare'. Vi chiederete il perché di un titolo così. La risposta è che racconta di Lastra che decide di giocare. Insomma, come ho detto non è un racconto vero e proprio, ma un frammento. Pensavo a questi due strani amici di nome Lastra e Snizz. Due tipi che ovviamente provengono Da Un Altro Mondo. Per qualche ragione sono finiti qui, in mezzo a noi. Sono due simpatici giocherelloni, solo che le onde mentali che generano talvolta causano... uhm... interferenze ai meccanismi circostanti. Insomma questa idea dei due profughi da un altro mondo ha radici profonde nella mia testa. Tanto profonde che potrei definire questo pezzo come un accessorio alla seconda parte di un romanzo che scriverò solo tra moltissimo tempo. C'è tutto un universo dietro Lastra e Snizz, ma buona parte di quell'universo a tutt'oggi è ancora inesplorato. Qualche mese fa mi sono preso un paio d'ore per buttare giù quell'idea, che alla fine è rimasta più o meno l'immagine che avevo in testa, senza trasformarsi in una storia definita. Va bene così. Ogni tanto capita. Quel pezzo è rimasto chiuso nell'hard disk fino a oggi. L'ho riletto e mi è sembrato simpatico, perciò ho deciso di aggiungerlo. Okay, bye bye, sayonara, arvedse. Al prossimo sfasamento.

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